Il primo istinto era di urlare, accendere la webcam e dire tutto quello che mi vorticava in testa. Ma il dolore fa audience, forse spinge l'acceleratore sui messaggi che porta perchè arriva al cuore come una stilettata. Ma non è quello che voglio. Sbattere le emozioni in video non fa per me, almeno oggi.
Non volevo farvi vedere che piango per sentirmi dire poverina.



Qualche tempo fa avevo disegnato la mia cagna. Ero triste perchè stavo morendo. Camminava traballando, mangiava e tutto, ma si vedeva che stava morendo. In fondo, anche quando uno muore all'improvviso ma di morte naturale, se ci pensi bene, magari è da anni che si prepara a morire, solo che non lo sa. E nemmeno tu.

Lei comunque era vecchia. L'abbiamo portata a casa che aveva tipo un miliardo di anni canini (almeno 8 dicevano al canile, ma per me restava vecchia come una quercia). Voleva vivere, e ha vissuto per 5 anni con noi. Scassando le palle quando voleva uscire, mangiando qualsiasi cosa le sembrasse edibile con una fame atavica parte del suo patrimonio genetico da mezza lupa. E nonostante tutti vaffanculo che le avrei detto, l'ammiravo per la tenacia e la voglia di vivere che aveva.
Non lo so se sia una cosa tipicamente umana vedere espressività dove magari non ce n'è, ma a me sembrava felice. Con gli occhi appannati di grigio e i denti merlati di tartaro, ma sembrava felice.
Sai quelle cose da Abbaio quando arrivi, Spingo la testa in avanti come per fare uno sprint di corsa anche se sto camminando veloce come un tram all'ora di punta e tutto il resto.

Beh ecco. 2 settimane fa ho pianto la sua morte, perchè il lunedì successivo doveva venire il veterinario a farle l'ultima puntura. Non quelle di cortisone che faceva da mesi per tenersi su, che non riusciva più ad alzarsi da sola, anche se poi camminava. L'ultima.
L'avevo accettato, e alla fine pensavo che in 5 anni di coccole, nasello e crocchette, passeggiate finché ha potuto, la mamma che le metteva un calzino per evitare che si facesse male alle unghie (che trascinando la zampa si era ferita) e tutto, beh, pensavo che si fosse riscattata del canile. Degli innominabili padroni che aveva avuto prima che l'avevano buttata a morire in autostrada contro un camion. Dalla convalescenza in 2 metri di gabbia. Pensavo che 5 anni fossero bastati a lenire tutto e a farle finire dignitosamente la sua vita da cane.
Ed era giunto il momento, anche se sembrava ancora felice e desiderosa di vivere. Ma negli ultimi tempi non era vita, era sopravvivenza.

Quel giorno non è stato chiamato il veterinario.

Ci sono persone che non accettano la morte. Pensano sempre che almeno un giorno in più possa fare la differenza. Non dico che si debba arrendersi al primo colpo di tosse, ma trovo allo stesso tempo estremamente egoistico voler tenere in vita qualcuno, quando è chiaro a tutti che ormai il corpo è vecchio e non ce la fa più, che si assottiglia, collassa su se stesso come un fiore appassisce.
Nel nostro caso era una cagna che voleva con tutte le sue forze alzarsi e camminare. Ma il suo corpo non era della stessa opinione. Non è come avere un incidente alla colonna vertebrale, che blocca le gambe a prescindere dalla loro forza. Non ce la faceva proprio. E ogni volta chiamava per farsi alzare. Ogni volta si riavviava con maggiore difficoltà e sbandava.

So che è uno schifo anche solo pensare di far male al proprio animale, ma una morte dignitosa a volte solleva da inutili sofferenze. Lei è stata sfortunata, che stamattina il veterinario era via e non poteva venire, il sostituto pure e alla fine è dovuto arrivare un altro da in capo al mondo. Ho visto morire il mio cane per 2 ore, prima che arrivasse l'anestesia.

Non pensiate sia triste per me, perchè non me ne frega un cazzo del male che sono stata con mio fratello a vederla in quello stato nella totale impotenza. Sto male per tutto quello che alla fine ha passato quando poteva concludere serenamente la sua vita una settimana o 2 fa.
Non si meritava di tribolare così.

Siccome penso che al mondo ci siano tante mamme, o papà, o chiunque in casa abbia potere decisionale in questi casi, vorrei che lo sapessero. Non sto dicendo che si debba essere dei boia.
Bramo un mondo di persone che amano gli animali e s'intestardiscono contro le avversità, perchè spesso è quella briciola di tenacia in più che li salva e permette loro di vivere bene per anni ancora.
Ma quando non è un evento particolare la causa del male, solo lo scorrere del tempo che li consuma, spero che la gente capisca che accanirsi non serve a nulla. I mulini a vento non si fermano.
Solo che le persone possono parlare, e dire basta. Un cane no.
Può solo vedere che tu sei lì con lui, nelle sue ultime ore. 
Ma se quando è accaduto non ci fosse stato nessuno in casa? Sarebbe ancora a terra da sola.
Non è la prima morte che vedo, ma è la prima a cui assisto così lunga e brutta.

Nella morte non vedo nulla di spirituale. La morte è morte.
E quando arriverà la mia ora, se sarò riversa nelle sue condizioni, magari attaccata ad una macchina, spero che qualcuno che mi ama mi faccia il favore di darmi un bacio e staccare la spina.
L'amore per me, è anche questo.
Max Rambaldi in bianco e nero

DigitalMakeup

DigitalMakeup è il luogo in cui si nasconde Max, quando non disegna. Ed è un posto composto di Photoshop, invettive contro l'umanità e un sacco di gattyni.

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  1. Il mio gatto aveva la FIV, e una conseguente insufficienza renale terminale. Si decide per la morte assistita non perché il tuo animale sta male, ma perché sta già morendo, dolorosamente e lentamente. Quindi, sì. E' amore. Ho preferito sapere con precisione quando fargli sentire l'ultimo abbraccio piuttosto che guardarlo morire impotente senza poterlo nemmeno toccare, senza sapere che fare, sapendo solo che soffre.
    Mi dispiace per quello che avete dovuto passare. Un abbraccio.

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  2. Ho impiegato un anno prima di capire che la "puntura" sarebbe stata l'unica ancora di salvezza del mio cane... Non volevo accettare di sopprimerlo, forse per egoismo o forse perché dopo 14 anni vissuti e cresciuti insieme, l'idea di lasciarlo andare in questo modo, mi sembrava assurda e patetica.. Poi a distanza di tempo, vedendolo morire giorno dopo giorno, nonostante mangiasse, mi sono convinta.. Quello che viveva, non era più vita, ma egoismo; dettato da una non voglia di perderlo.. Adesso, a distanza di 1 anno ormai, sono contenta di aver preso questa decisione insieme ai miei genitori. Solo così abbiamo potuto dargli una degna morte.. Anche questo è amore.. Essere capaci di lasciar andare qualcuno, anche se doloroso...

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  3. Ti giuro Max... ogni volta che sento questo genere di storie, o che leggo cose riguardanti animali che muoiono, scoppio a piangere, come stavo per fare anche dopo aver letto questo post.
    Io di animali ne ho avuti un bel po' in vita mia, e conosco bene la sensazione di vuoto che si viene a creare, non tanto quando il caro compagno muore, ma, più che altro, quando cominci a vedere che non si regge neanche più in piedi. Desideri che la sua vita finisca nel miglior modo, senza che debba soffrire, desideri qualunque cosa piuttosto che vedere il tuo amico cieco, zoppicante, sordo, che non percepisce più alcun odore, che non mangia e dimagrisce molto velocemente. Fino a quando non ce la fai più. In quel momento resisti e aspetti ancora, e ti chiedi "perché sono così attaccata alla vita!", "perché lo stiamo facendo soffrire così e non lo stiamo aiutando!", perché dopo tutto, secondo me, val la pena di lottare per una giovane vita da salvare (molti miei animaletti sono morti giovanissimi, anche la mia ultima gattina, Sofì), ma aggrapparsi alla vita di una povera bestia, malata per la vecchiaia, cosa irreparabile, è inutile. Per quanto bene gli si possa volere, vederli morire lentamente è molto più doloroso, sia per noi che, soprattutto per loro.
    Auguro veramente che il tuo cucciolone abbia trovato la pace dalle sue sofferenze e, come è mia credenza, che la sua energia vitale possa dare la vita a molti altri esseri viventi.
    Un caldo abbraccio da Maggie.

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    1. grazie, scusa se non mi prodigo in commenti lunghi ma quello che riuscivo a scrivere l'ho già scritto u_u

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