[ok, questo con Digital non c'entra assolutamente nada, nemmeno per sbaglio. è una cosa che ho scritto in treno, andando a trovare una persona.. avendo scritto di getto non è lo scritto più lindo del mondo, ma mi faceva piacere condividerlo.]

La verità è che amo i treni, nonostante il biglietto sia aumentato di 10 centesimi in neanche due settimane.
Essere in treno è un modo come un altro di fermare il tempo. Il treno è il tempo.
Partire, passato; andare, presente; arrivare, futuro.
Il viaggio di una vita.
Persone che salgono e scendono come gli amici che incontri e perdi nel corso di un'esistenza. Luoghi. Ricordi.


Da come uno viaggia sai come uno vive. Gente frettolosa, gente che il viaggio sembra subirlo, gente che viaggia per forza. Gente che dorme.
Io, viaggio da sola.

Mi piace vedere cartoline scorrere nello schermo dei finestrini. Osservare le persone, ascoltare ed intromettermi nel discorsi altrui, rubare l'anima ai dormienti ritraendoli.
Parlo facilmente con tutti e tutti mi sono estranei.
Non mi ha mai turbata il fatto di non avere compagnia. Ho sempre dato per scontato che fosse quello il mio destino, quello di viaggiare da sola. Senza dubbio il modo a me più congeniale. Ho libri, disegni, mondi da inventare e sognare, e trovo finalmente ristoro; costretta all'immobilità e senza computer, posso riposare davvero.

Fa un caldo truce, e han ben voglia le tendine a svolazzare con quella pesantezza blu, in preda al vento. Ma è un vento flaccido e africano che smuove il caldo solo per dar noia.

Ecco. A volte fisso le combriccole schiamazzare allegre. Vien voglia di sterminarle a badilate, ma la verità è che vorrei farne parte.
Peggio ancora le coppiette, tutte prese dai loro turbini di ormoni e gridolini e scaramucce. Loro il viaggio nemmeno si accorgono di farlo.

Forse che chi ama si perde qualcosa? Non si accorge della vita che scivola e del tempo che discende la china? Per molti è un bene, che chi è solo si annoia, conta le fermate come a snocciolare il rosario del penitente.
Ma per chi ama viaggiare potrebbe essere la compagnia un intralcio, una distrazione dalla bellezza del viaggio in sè?

L'invidia per le coppie viene solo quando son già triste di mio. Gli altri giorni mi fan tenerezza. Noto il contrasto. Del voler stare da sola per coccolare la mia soddisfazione, del volermi acciambellare sulle tue gambe quando il mondo m'inscatola nei miei pensieri.

Allora forse è più semplice di come sembra, e l'unico quesito a cui trovar risposta è con Chi si parte per un nuovo viaggio.


Max Rambaldi in bianco e nero

DigitalMakeup

DigitalMakeup è il luogo in cui si nasconde Max, quando non disegna. Ed è un posto composto di Photoshop, invettive contro l'umanità e un sacco di gattyni.

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  1. Dai tempo al tempo... E la personA giusta con cui iniziare il viaggio si presenterà da sola...

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    1. in verità l'ho scritto andando da una persona.. :)

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  2. Anonimo9/28/2012

    ...è davvero bello quello che hai scritto e credo che queste sensazioni maliconiche siano comuni un pò a tutti!
    spero che quando arriverai alla tua fermata tu possa essere soddisfatta del tuo viaggio!

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  3. belle considerazioni, il treno come la vita che scorre....io il treno non lo prendo mai. costa troppo (devo moltiplicare sempre per 3)...le poche volte che l'ho preso mi sono spesso ritrovata a correre allo stremo delle forze per non perderlo (perchè cambiavano binario all'ultimo e io ero in quello sbagliato....poi mi ricordo la paura , di sbagliare stazione o di addormentarmi e di essere portata troppo lontana. però il tutto condito da un entusiasmo di fondo che mi faceva sentire in cima al mondo.Chissà cosa vorrà dire... boh! dovrei prenderlo forse più spesso. Ciao bravissima

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