Italiani. Popolo di santi, navigatori, ladri e opinionisti.
Se trovo chi ha coniato il termine lo mando a far lavande gastriche agli avvoltoi.

Ci sono mestieri che per forza di cose non tutti possono fare. Alcuni richiedono prestanza fisica, altri manualità, predisposizione, infiniti studi o raccomandazioni. Ma se esiste qualcosa che praticamente chiunque possiede sono le proprie opinioni.

Per la formazione dell'individuo è certamente interessante che avvenga uno scambio di pareri, in modo da poter ampliare le proprie conoscenze o per osservare il mondo da una prospettiva semplicemente diversa.
Il contemplare suddette idee non implica dover modificare le nostre, ma quantomeno prendere coscienza che ne esistono di differenti. Fin qui nulla di male. Esperienza lodevole lo scambio.
Ma alla gente non piace lo scambio. Loro non vogliono conoscere le tue opinioni, vogliono che condivida le loro. A tutti i costi.

Ed ecco che nascono gli opinionisti.
Che poi non ho mai capito perchè non fanno fare gli opinionisti a biologi o archeologi ma a gente per cui il quesito di maggior rilevanza non è Chi siamo? o Da dove veniamo? ma Quanto gel uso stasera?
Inezie.
Perchè la meraviglia di questi individui è che ne non conosco e non turbano il mio quieto vivere, perchè se li vedo apparire sullo schermo cambio canale. E se tutti facessero altrettanto suddetti sottoprodotti della celluloide non avrebbero uno stipendio da capogiro. Contenti voi.

Quello che invece mi turba sono gli opinionisti dei poveri.
Gente che non è pagata per dire stupidaggini e raccontarti come secondo lei dovrebbe andare il mondo. Ma che lo fa lo stesso, con eterna dannazione della tua anima e un'inflazione da capogiro delle notifiche sul social network di turno.

Capita la sera che tu commetta l'imprudenza di leggere un post di un tuo amico, il quale mostra un'immagine vettoriale talmente precisa da sembrare una foto. E lì commetti il secondo errore imperdonabile: ribatti con una battuta sull'utilità di un lavoro del genere, incurante delle conseguenze.
E quando ti giri a voltar pagina, eccola! L'implacabile notifica di risposta.

No, non è il tuo amico che ride o t'insulta scherzosamente.
E' un tizio a caso, suo presunto conoscente, non interpellato.
Che si palesa con una frase risolutiva di guerre e diatribe, e che sicuramente porterà alla pace nel mondo: "Consiglio di aprire il vocabolario alla parola "arte", potresti scoprire tante cose."

Quest'immagine è il vettoriale in
questione. Impeccabile senza dubbio,
ma alla fine è una foto ricalcata
e non ne vedo l'utilità visto che
non ha creato nulla di nuovo.
Per me è un esercizio, ottimo,
ma nulla più..
Per questo li amo.
Perchè sanno chi sei, sanno che sbagli e pretendono di ricondurti al bene. Non ha importanza che si parli di religione, abitudini alimentari o Mah Jong. Non importa se hai frequentato un liceo artistico e l'Accademia di Belle Arti e fai l'illustratrice e crei grafiche da mattina a sera.
No, lui ha ragione e tu sei scemo.
In effetti un po' sciocco lo sei, perchè invece di uscirtene in silenzio dalla scena gli rispondi, tentando di spiegare che era una battuta e che soprattutto non te ne frega un accidenti di metterti a disquisire a mezzanotte con uno sconosciuto, che probabilmente di lavoro tempera le matite dietro una scrivania, di cose che comunque non cambieranno il corso dell'esistenza umana.

Se perseverare è diabolico allora il mondo è pieno di demoni a 9 code che alitando zolfo ti linkano la definizione della Treccani del termine Arte. E ti accusano che se la conversazione è sterile è colpa tua, sorvolando sul fatto che tu la discussione non volevi nemmeno farla.

Ve ne prego, se mi vedete dar corda ancora a qualche paladino omni-causa, il cui unico scopo è farti comprendere che sei nel torto marcio a prescindere, tiratemi una frustata sulle dita, staccatemi la corrente e portatemi velocemente un budino al cioccolato.
Don't feed the trolls dicono, ma ci aggiungo la clausola degli opinionisti.
Meglio tornare ognuno alle proprie occupazioni e vivere sereni.


Per le battute esistono le uscite con gli amici, almeno fino a quando la gente non troverà la stessa faccia tosta che sfodera in internet.
Allora comincerà a sedersi ai tavoli altrui per diffondere saggezza fregando al contempo una fetta di pizza agli ospiti, illuminandoli su quale sia la vera ricetta napoletana e sul fatto che ormai la gente non ha più rispetto della privacy.
Allora davvero, sarà la fine.

Max

***
Link di origine delle foto, visto che sto schifo di Blogger non lo fa in automatico
Bocca - Tv - Ragazza vettoriale

Max Rambaldi in bianco e nero

DigitalMakeup

DigitalMakeup è il luogo in cui si nasconde Max, quando non disegna. Ed è un posto composto di Photoshop, invettive contro l'umanità e un sacco di gattyni.

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  1. ...quella è davvero un'immagine vettoriale? O__O

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    1. yess, su Deviantart trovi anche i video making of.. per farlo ci vogliono più di 100 ore di lavoro

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